Una villa di lusso, case, garage terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori dell’immobiliare e del commercio all’ingrosso di materie plastiche. Sono i beni, del valore di nove milioni di euro, che la Guardia di Finanza di Reggio ha confiscato ad una imprenditrice di 65 anni originaria di Sassuolo, tra le province di Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia. Attualmente ai domiciliari in provincia di Como la donna dal 1989 è stata ininterrottamente coinvolta in diverse vicende penali, subendo anche numerose condanne in via definitiva per reati di natura economico-finanziaria, contro il patrimonio, l’economia e la fede pubblica. Il provvedimento di confisca eseguito dai finanziari e disposto dal Tribunale di Reggio Emilia rappresenta l’epilogo di articolate e complesse indagini condotte, ai sensi del Codice Antimafia sotto la direzione della Procura di Reggio. Ad incastrare la 65enne, di cui gli inquirenti evidenziano la spiccata pericolosità, soprattutto la marcata sproporzione tra i redditi, pressoché inesistenti, formalmente riconducibili alla donna e al suo nucleo familiare e il patrimonio immobiliare nella sua effettiva disponibilità.