Le patologie che portano a problemi cognitivi restano un’emergenza anche nella nostra provincia. Nella giornata internazionale dell’Alzheimer, che ricorre oggi, l’Azienda Ausl di Modena ha fatto il punto su un’attività di supporto che non si è mai interrotta nemmeno durante il lockdown, anche se l’emergenza pandemica ha costretto al rinvio al 2021 della sesta edizione della “Settimana dell’Alzheimer”, evento nato nel 2014 a Modena e provincia che prevede convegni, incontri e iniziative di sensibilizzazione. “Anche in pieno lockdown – ha spiegato Andrea Fabbo, Direttore dell’Unità Operativa complessa Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Azienda USL di Modena – l’Ausl ha sempre garantito le urgenze sia in sede che a domicilio, avviando dove non era possibile la modalità online attraverso call, videochiamate singole o a gruppi”. Sono circa un centinaio le diverse patologie (di natura degenerativa, traumatica o vascolare) che possono dare problemi cognitivi; di queste la malattia di Alzheimer è la forma più diffusa. Nel 2019 in provincia di Modena sono stati censiti in totale 10.905 casi di demenza, di cui 3.587 nuovi; la fascia di età prevalente rimane quella degli over 75, ma negli ultimi anni sono stati individuati anche circa 300 casi di “demenze ad esordio precoce o giovanili” che interessano persone con meno di 65 anni e che pongono all’attenzione nuovi problemi di cure ed assistenza.