Oggi è il giorno dell’autopsia sul corpo di Alice Neri, la mamma e moglie di 32anni trovata carbonizzata nel cofano della sua auto nelle campagne di Concordia. Un giallo che ancora nasconde tante incognite: la donna è stata uccisa nel luogo del ritrovamento o altrove? Il suo assassino ha avuto un complice? Dietro l’omicidio di Alice c’è premeditazione? Tante domande a cui bisognerà trovare una risposta in parte anche grazie alle dichiarazioni che fornirà il marito della 32enne Nicholas Negrini durante il suo interrogatorio. In settimana, come confermato anche dal suo legale, l’avvocato Luca Lugari, verrà ascoltato ufficialmente per la prima voltadagli inquirenti. Al momento ancora non ha ricevuto la convocazione da parte del pm. Finora l’uomo ha collaborato con le forze dell’ordine fornendo tutte le informazioni in veste di persona informata sui fatti. Intanto sono emersi nuovi dettagli: il cellulare scomparso della 32enne potrebbe essere stato portato via dall’assassino. Secondo quando dichiarato nella trasmissione Quarto Grado dal fratello della vittima, sembra che lo smartphone di Alice Neri la mattina del 18 novembre squillasse. Una delle possibili ricostruzioni è che chi ha ucciso la donna possa averlo preso per cancellare le tracce della conversazione avuta con la vittima su WhatsApp. Secondo il racconto dell’uomo il marito di Alice quella notte avrebbe provato a mettersi in contatto con la moglie più volte ma le chiamate sarebbero state rifiutate con tempistiche diverse l’una dall’altra. Dai tabulati telefonici l’apparecchio pare sia stato localizzato fino alle 3.30 della notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana a poca distanza dal bar dove la donna si era incontrata con l’amico attualmente indagato.