La gestione dell’alluvione fa discutere. E’ polemica tra il viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami e la regione Emilia Romagna. Nel mirino i finanziamenti da destinare alle zone finite sott’acqua il 16 e il 17 maggio scorsi. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il viceministro non ha fatto sconti alla Regione accusandola di non aver trasmesso nessun elenco degli interventi da seguire, ma di avere però chiesto dei fondi. “Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps. La cura del territorio colpito era competenza loro”. Termina così il post di Bignami che ha mandato in escandescenza tutto il Partito Democratico. Immediate le repliche da diverse voci contro l’esponente bolognese di Fratelli d’Italia, uomo di fiducia della premier Giorgia Meloni. Per la Regione ha risposto il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, definendo “davvero incomprensibile e fuori luogo l’inutile polemica di Bignami”. E’ intervenuta anche Ilenia Malavasi, deputata reggiana del Pd ed ex sindaca di Correggio che ha attaccato il governo scrivendo “Con le uscite del viceministro Bignami si conferma ciò che abbiamo sempre saputo: il governo fa differenze sulla base del colore amministrativo di un territorio”. Sulla stessa linea anche Irene Manzi, deputata e componente della segreteria nazionale del Pd: “Forse non gli è chiaro che il Governo ha il dovere di stanziare le risorse necessarie per ricostruire il post alluvione e indicare il commissario per la ricostruzione”. Ma Bignami contrattacca e con un nuovo post scrive: “nessuno dei 25 mi ha risposto nel merito. Sono sempre così loro: quando non sanno cosa rispondere, offendono e ti fanno la morale”. Ma attorno al viceministro fa quadrato tutta la maggioranza. Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, parla di scomposte reazioni degli esponenti del Pd che secondo lui confermerebbero l’inadeguatezza del Partito democratico sia a livello nazionale e sia locale. Dello stesso avviso anche Michele Barcaiuolo che aggiunge come quest’ultima alluvione abbia rivelato tutte le pecche della gestione da parte della Regione, rea di non aver effettuato le opere necessarie a prevenire la catastrofe. Intanto la Romagna si lecca le ferite e resta in attesa dei fondi.