La cordata veneta è ancora interessata ma sentenzia: «Il bando così non va bene»

ZOCCA – Nuovo anno, argomento vecchio: sta infatti per scadere – data cruciale il 10 gennaio – il bando per la vendita della piscina di Zocca. Terzo tentativo, cruciale anche dal punto di vista economico, dato che il Regolamento comunale per l’alienazione degli immobili prevede che dopo l’esito infruttuoso del primo esperimento di gara si possano fare solo due ulteriori tentativi con riduzione del valore a basa d’asta fino al 20%, ciascuno dei quali non può eccedere il 10% della stima. Fino ad ora, hanno mostrato interesse per il sito tre imprenditori veneti che, a ridosso della scadenza, continuano a mostrare volontà di partecipazione. Abbiamo raggiunto Enrico Carlotto, portavoce della cordata, che però fa dei distinguo: «Non nascondiamo – osserva – che il vincolo posto dal Comune di non modificare la destinazione attuale del complesso, imbrigli di molto le nostre strategie per l’utilizzo del sito. Riteniamo che in tempi di crisi come questi, il Comune non dovrebbe porre vincoli così restrittivi . Quando un privato acquista una struttura, dovrebbe avere la possibilità di destinarla in modo più consono alle sue esigenze. Se il Comune vende, è perché deve far cassa; ma, se vende, è anche perché quella struttura non rende come dovrebbe. E allora perché porre il vincolo di non modificare la destinazione attuale? D’altronde, chi spende del suo, soprattutto oggi, i conti deve obbligatoriamente farli bene». Il riferimento da parte di Carlotto è chiaro. La struttura viene venduta al privato, ma è inserita anche in questo bando la garanzia di utilizzo pubblico con la precisazione che «la destinazione urbanistica dei beni immobili oggetto del presente bando permane quella prevista dall’allegato certificato, così come stabilito dal precitato atto consiliare n° 6 del 9.1.2013, al fine di assicurare il mantenimento di tali servizi di uso pubblico alla comunità di Zocca, anche al fine qualificarne l’offerta turistica». E quindi? Anche stavolta gara deserta? La cordata intende presentarsi sì o no? «L’ interessamento c’è e rimane alto» conferma il portavoce, ma aggiunge: «Non so se parteciperemo al bando così com’è – dice sibillino – ma nel caso andasse deserta anche quest’ultima asta (cosa che accadrà se entro il 9 non si presenterà nessuno, ndr) noi saremo pronti ad incontrare sindaco e amministratori per fare una nostra proposta sia per l’acquisto che, ovviamente, per la gestione del complesso: piscina e anche Campeggio. Eh sì – conclude Carlotto – non nascondo che siamo interessati anche alla gestione del Campeggio perché, per il nostro progetto, sarebbe una parte complementare molto importante. Noi vogliamo creare una location dove poter celebrare in ogni momento dell’anno il personaggio Vasco Rossi. La sua storia, la sua vita, pensando all’infinita schiera dei fan che lo segue. Quale miglior posto se non “casa sua”?». Aspettiamo il 10 e vedremo. nBeatrice Ceci