Ismet Balihodzic, laureato in Economia all’Università di Trieste, è il vincitore per il 2014 del premio Cavalier Filippo Marazzi. Il premio, del valore di 5mila euro, è stato istituito, in collaborazione con l’Ateneo di Modena, da Emanuela e Carolina Marazzi, ovvero dalla famiglia del grande imprenditore ceramico scomparso nel 2012 dopo aver portato l’omonimo gruppo al massimo splendore. La cerimonia di consegna del riconoscimento, compito affidato all’architetto Monica Melotti, si è svolta nel pomeriggio di giovedì alla Fondazione ‘Marco Biagi’. Prima, però, c’è stata ovviamente la selezione. Una selezione riservata a studenti di università o politecnici italiani che si siano distinti nello scorso anno accademico come autori di una brillante tesi di laurea magistrale sul tema «Internazionalizzazione e made in Italy», e che abbiano raggiunto una voto di almeno 105/110. In tutto, erano 41 i candidati ammessi, su 43 domande, da venti diversi istituti. Ismet Balihodzic, nato nel giugno 1989 in Bosnia e residente in Friuli dall’età di tre anni, laureato a pieni voti a Trieste e già con alle spalle importanti studi ed esperienze professionali negli Stati Uniti, ha vinto con l’elaborato su Il gap strategico sell-buy nell’internazionalizzazione delle imprese del mobile nel mercato Usa. «Il lavoro di Balihodzic», ha spiegato a nome del Comitato scientifico il professor Tiziano Bursi, docente di Economia a Modena, «mette bene in luce le cause che frenano la penetrazione commerciale delle imprese italiane del mobile nel mercato Usa e propone alcune direzioni di marcia per stabilizzare la loro posizione competitiva, previo superamento dei limiti che affliggono le loro strategie e politiche di marketing». Bursi ha presenziato, giovedì, al convegno sul made in Italy che ha accompagnato la cerimonia di premiazione. Gli altri relatori, a parte l’attuale amministratore delegato dello stesso Marazzi Group, Mauro Vandini, sono stati il presidente di Elica, Francesco Casoli; Lisa Ferrarini, che oltre a lavorare nell’omonimo gruppo alimentare guida il Comitato tecnico di Confindustria per la lotta alla contraffazione; Giuseppe Gavioli, ad di Cnh Italia; e Vittorio Renzi, direttore generale della Scavolini.