Se il Gran Premio di Baku avrebbe dovuto essere quello della rinascita dopo gli errori di Monaco, possiamo dire che il riscatto Ferrari è andato in fumo, esattamente come il motore di Charles Leclerc. È stata una sorta di Waterloo la corsa in terra azera per la Scuderia di Maranello, nonostante il sabato di qualifiche avesse fatto presagire qualcosa di migliore, dopo che Leclerc aveva ottenuto la quarta pole position consecutiva e Sainz, al netto dell’errore nel tentativo buono per il giro, sembrava avere il medesimo passo del compagno di squadra. Ma a quanto pare la F1-75 è una macchina bella solo di sabato, perché la gara è stata un disastro. Già dalla partenza, quando allo spegnimento dei semafori il pilota della Red Bull Sergio Perez ha scavalcato Leclerc. Proseguita con il ritiro di Carlos Sainz per un problema idraulico. E se a Barcellona il motore aveva tradito Leclerc al giro 27 due Gran Premi prima, in Azerbaijan la power unit è andata letteralmente in fumo alla tornata 21, mentre Leclerc era leader della gara. A godere così sono state le Red Bull, che hanno fatto l’ennesima doppietta della stagione, con Perez secondo e Verstappen primo. L’olandese allunga così nel mondiale, mentre il messicano ha scavalcato proprio Leclerc nella classifica pilota al secondo posto. È l’ennesimo ritiro nel giro di 3 corse per la rossa di Maranello, la cui affidabilità è diventata un problema. Un caso di risolvere nel minor tempo possibile, perché già tra 4 giorni si torna nuovamente in pista. Questo fine settimana si corre in Canada, sul tracciato di Montréal. E la Ferrari avrà il compito di concretizzare quanto di buono, al momento, sta facendo vedere solo di sabato.