Impennata di nuovi casi di Covid con un aumento di oltre l’80% e balzo in avanti dei ricoveri e dei decessi. Questi i numeri emersi dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che nella settimana dal 22 al 28 dicembre riporta un aumento importante dei numeri della pandemia in tutta Italia. Nello specifico il report riporta una crescita dei ricoverati con sintomi del 20.4% e delle persone in terapia intensiva del 13%. I decessi in tutta la penisola sono cresciti del 16% arrivando ad un totale di 1024 vittime in una settimana.  Una risalita consistente del contagio che secondo la fondazione va arginata il prima possibile allo scopo di evitare il sovraccarico degli ospedali spingendo al massimo su coperture vaccinali, richiami ma anche sull’utilizzo di mascherine e distanziamento. Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha dichiarato che da oltre due mesi e mezzo si sta registrando un aumento costante e continuo dei nuovi casi e che nell’ultima settimana i numeri hanno subito una decisa impennata, superando quota 320mila, sia per l’aumentata circolazione virale, sia per l’incremento del numero dei tamponi. La Fondazione evidenzia inoltre come il sistema di testing sia già in tilt, a causa dei troppi falsi negativi nei tamponi antigenici e sottolinea come con l’emersione di un numero enorme di casi si rischia un lockdown di fatto, indipendentemente dalla modifica delle regole sulla quarantena. Nella settimana 22-28 dicembre 2021 in tutte le regioni, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi. Per quanto riguarda la situazione negli ospedali in Emilia Romagna il tasso di occupazione nell’area critica fissato al 10% è stato superando, arrivando a quota 12.6%.