Smerciavano cocaina a chili un po’ in tutto il centronord con base logistica a Savignano sul Panaro. Era lì che un’organizzazione di albanesi, attraverso una coppia di coniugi, custodiva la droga arrivata dalla Germania, che veniva poi distribuita a Bologna, ma anche a Massa Carrara, a Cuneo, fino a Milano, dove il leader dell’organizzazione poteva vantare buoni contatti a Berlino. La vasta rete di spaccio è stata scoperta grazie a un’inchiesta della Squadra Mobile di Bologna coordinata dalla Dda bolognese, partita però dal modenese. Cinque gli arresti in flagranza, 22 gli indagati e 13 i provvedimenti restrittivi scattati a seguito dell’operazione. In tutto sono 28 i chili di coca sequestrati, a cui si aggiungono 11 chili di marijuana. L’indagine ha permesso di scoprire che la rete si è sviluppata negli anni del Covid e che a Savignano la droga veniva nascosta per poi essere piazzata attraverso distributori albanesi e magrebini. Gli inquirenti hanno documentato diversi viaggi con forniture che andavano settimanalmente dai 250 grammi ai 3 chili. La droga, secondo le ricostruzioni, arrivava dalla Germania in Mercedes, a cui veniva cambiata la targa per dare meno nell’occhio