E’ stata una vera ovazione ieri all’80esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema a Venezia, per Liliana Cavani, la prima donna a ricevere il Leone d’Oro alla Carriera. Arriva così direttamente sul nostro territorio il prestigioso premio, considerando le radici carpigiani della celebre regista, oggi 90enne. Una vitalità ancora inalterata dall’età e che ha espresso costantemente sia durante la cerimonia di premiazione che nel corso della conferenza stampa in cui ha presentato anche il suo ultimo film proiettato già ieri a Venezia, fuori concorso “L’ordine del tempo” tratto dal saggio del fisico Carlo Rovelli, protagonisti Alessandro Gassman, Claudia Gerini ed Edoardo Leo

Una pellicola in cui la Cavani ha lavorato su una riflessione filosofica proprio sul tempo, sulla memoria, sul futuro, sull’importanza della storia.

Spazio anche alla sua lunga carriera, nata con un documentario nel 1961 “La vita militare” per attraversare oltre 60 anni di storia italiana firmando pellicole, pilastri del cinema italiano, più volte premiate. A questo proposito a spiegare la motivazione del Premio che le è stato consegnato ieri è stato il direttore della Mostra, Alberto Barbera sottolineando il suo spirito anticonvenzionale e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film.