30 e 21 anni di reclusione. Sono queste le condanne rispettivamente per un 36 enne albanese e un uomo marocchino di 30 anni, accusati dell’omicidio di Nico Hozu, 34enne rumeno trovato privo di sensi all’ex Fazenda di Montale nell’estate del 2021. Oggi si è chiuso il primo grado per l’episodio, presso il Tribunale di Modena. A processo anche un 58enne italiano accusato di estorsione, e condannato a 4 anni e 2 mesi. Il giudice ha inoltre deciso un risarcimento di quasi 400mila euro per la famiglia della vittima. Hozu, dopo il suo ritrovamento da parte di un cittadino di passaggio, era stato ricoverato all’Ospedale di Baggiovara, dove era morto un mese dopo l’episodio avvenuto nella notte del 24 agosto 2021 in via Bellaria. Il rumeno aveva riportato un gravissimo trauma cranico e i primi indizi sulla scena avevano fatto inizialmente pensare ad un incidente, ma l’ipotesi del pirata della strada, scappato senza prestare soccorso, resse solamente i primi giorni. In seguito alle prove raccolte durante le indagini dai Carabinieri, la pista più accreditata divenne quella dell’aggressione; dopo la morte i primi esiti dell’autopsia indicarono come causa del decesso un solo colpo alla testa inferto probabilmente con un corpo contundente. Nico Hozu, senza fissa dimora, aveva trovato, in quel luogo degradato e teatro di spaccio dell’ex Fazenda, un proprio rifugio di fortuna.