Il Governo è pronto a fare la prossima mossa, quella su cui il premier Mario Draghi spinge da tempo, nonostante i veti di alcune parti della maggioranza. Mercoledì 5 l’Esecutivo si riunisce per la stretta definitiva al fronte no-vax, l’estensione del super green pass al mondo del lavoro sulla spinta delle Regioni. E già lunedì 10 entrerà in vigore il “quasi lockdown” per i non vaccinati, ovvero il certificato verde rafforzato obbligatorio ovunque, tranne che nei negozi e per i servizi essenziali. Draghi è dunque pronto a superare i no di Lega e M5s al super green pass, forte dell’appoggio dei governatori, in primis quello campano De Luca e quello ligure Toti, che ribadisce come l’obbligo vaccinale sia l’unica strada percorribile. Il Governo ora sta studiando come procedere, valutando le complessità nei vari settori. Al momento sembra difficile distinguere per categorie soggettive, come ad esempio tutti i lavoratori della pubblica amministrazione o quelli privati. Un’altra criticità potrebbe essere quella dell’estensione del lasciapassare rafforzato a chi lavora nei tribunali, che rischierebbe di mandare in tilt il già fragile sistema dei processi. Gli approfondimenti tecnici e legislativi sul tema intanto continuano e a inizio settimana potrebbero anche essere consultati sindacati e imprese. All’orizzonte, ma fuori dal decreto, ci sono poi nuove norme sulle quarantene degli studenti. Possibile l’estensione anche alle elementari e alla prima media dell’autosorveglianza per i vaccinati e la quarantena per i non vaccinati nel caso di due studenti positivi in una classe. Ma non si esclude che il provvedimento possa scattare anche con un solo positivo.