Ora si procederà all’analisi dell’automobile, una Golf, di proprietà di Giovanni Iacconi, le cui chiavi di riserva sono state rinvenute ieri durante un sopralluogo nell’appartamento della vittima, a Spezzano, da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Modena.
E’ questa la novità delle indagini sul delitto-Iacconi.
Lo scorso 20 gennaio, il corpo senza vita di Giovanni Iacconi, 54 anni, venne rinvenuto, nascosto sotto un letto, avvolto in una coperta, nella vecchia casa di famiglia in località Acquabuona, nel comune di Pavullo.
Il corpo era in avanzato stato di decomposizione e la morte poteva essere risalente a Capodanno.
Unico indiziato: il ragazzo brasiliano di 27 anni che Giovanni Iacconi stava ospitando nel suo appartamento di Spezzano.
La Golf di Iacconi era stata vista dai vicini nel parcheggio della casa di Acquabuona, ma poi riportata a Spezzano, nel garage, da una persona che non poteva essere Iacconi.
Da verificare il sospetto secondo il quale la vettura sia stata portata da Acquabuona, dopo l’omicidio, proprio dal brasiliano, poi fuggito.
Potrebbe aver portato con sé anche le chiavi d’uso, che non sono state ritrovate in nessuno dei due luoghi, tuttora sotto sequestro.
Ora, con le chiavi di riserva appena ritrovate, l’analisi dell’automobile sarà fondamentale per avere la conferma, tramite tracce biologiche, del fatto che il brasiliano sia stato effettivamente l’ultimo a guidarla.
O se esistano, all’interno dell’auto, tracce e prove della presenza di qualcun altro.