E’ di 8,8 miliardi di euro la prima stima (ancora provvisoria) dei danni causati dalle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna. Il conteggio è stato portato a Roma al primo incontro del Tavolo permanente fra il Governo, la Regione e gli enti locali coordinato dal ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, e riunito a Palazzo Chigi. A guidare la delegazione dell’Emilia-Romagna il presidente Stefano Bonaccini, insieme al sottosegretario Davide Baruffi e alla vicepresidente Irene Priolo. Quasi la metà dei danni, spiega la Regione, riguarda fiumi, strade e infrastrutture pubbliche: oltre 4,3 miliardi di euro. Di questi, 1,8 miliardi per le spese già sostenute e primi interventi urgenti attuati con immediatezza per riparare e mettere in sicurezza argini, fiumi e strade. Altri 2,4 miliardi sono partiti per ulteriori 3.145 interventi di ripristino dei danni. Quelli ai privati registrano una prima stima di 2,1 miliardi: oltre 70.300 gli edifici certamente coinvolti dal maltempo, di cui 1.890 dalle frane. Per quanto riguarda le imprese, quelle potenzialmente danneggiate sono 14.200 per un totale di 1,2 miliardi di euro. Ma anche questa stima sarà perfezionata non appena verrà ultimato il conteggio sui territori collinari e montani. La somma però “non contempla né il ripristino delle scorte né la perdita di fatturato correlata all’evento”. Infine, il comparto agricolo: 1,1 miliardi di danni tra la stima di perdite di produzione, i ripristini fondiari, i terreni persi e gli animali coinvolti dall’alluvione. Il totale, dunque, ad oggi ammonta a otto miliardi e 860 milioni di euro.