Cumuli di macerie a due passi dai letti d’ospedale. Questa l’immagine impressa nella memoria di molti del cedimento improvviso dell’ex sede del reparto Diagnosi e Cura del Policlinico di Modena.  A distanza di dieci anni si è concluso con l’assoluzione di tutti e 4 gli imputati il processo in primo grado sul crollo della palazzina. Era il 24 aprile del 2013 quando l’edificio di tre piani, crollò di colpo, durante gli interventi di ristrutturazione. Fortunatamente non si registrarono vittime ma soltanto il ferimento di tre persone. Durante il lungo iter giudiziario nel 2016 quattro persone erano state rinviate a giudizio per il reato di crollo colposo: i due titolari dell’impresa AeC Costruzioni, un architetto dipendente dell’Ausl, allora responsabile dei lavori e un ingegnere incaricato della sicurezza del cantiere. Archiviata invece durante le indagini la posizione del progettista. Oggi in Tribunale a Modena a distanza di dieci anni tutti loro sono stati assolti. Per il giudice il fatto non costituisce reato. Policlinico e Ausl, si erano costituite parte civile nel processo e avevano chiesto rispettivamente un anticipo di risarcimento di 100mila e 50mila euro. Ora in seguito alla decisione del giudice valuteranno se presentare ricorso alla Corte d’Appello.