Si potrebbe aggiungere l’accusa di omicidio colposo fra quelle di cui dovranno rispondere le due persone indagate per aver gestito abusivamente la casa di riposo per anziani “Il sole” di via Canale a Castelfranco Emilia. Si potrebbe aggravare dunque la posizione del direttore, un quarantenne che si spacciava come medico e l’amministratrice della società, già accusati di esercizio abusivo della professione. Il pm che si occupa dell’inchiesta ha infatti ordinato l’autopsia sulla salma di una donna di 99 anni deceduta nella struttura che ospitava 14 anziani, chiusa dai Nas di Parma il 15 giugno scorso. L’anziana, una modenese morta pochi giorni prima dell’intervento dei militari, potrebbe anche non essere morta per cause naturali, ma per negligenza o colpa, visto che nella struttura potrebbero essere stati somministrati ai pazienti farmaci senza le necessarie autorizzazioni. I risultati dell’autopsia saranno pronti tra 90 giorni. Negli uffici del Comune di Castelfranco la casa “Il Sole” risulta registrata come semplice abitazione. All’interno lavoravano un medico e due infermieri mentre il direttore, già denunciato per un caso analogo 6 anni fa, non avrebbe alcun titolo sanitario. Intanto l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Modena, Roberta Pinelli ha risposto ieri in Consiglio comunale all’interrogazione di Antonio Baldini, del gruppo consiliare Lega sull’ispezione dei Nas nella Cra San Giovanni Bosco, dove durante l’emergenza Covid sono avvenuti 18 decessi. “Ad oggi – ha spiegato – non risultano violazioni contestate né si sono registrati ulteriori ispezioni. Non vi sono fino ad ora indagati fra i responsabili di Cra o della Fondazione che la gestisce nè richieste di risarcimento danni».