Il contagio Covid cala anche all’interno delle scuole. Nell’ultima settimana presa in analisi dall’Ausl, sono 13 le classi in cui i tamponi hanno rilevato la presenza di focolai, a fronte delle 68 sottoposte al test. Si tratta di numeri in netta diminuzione rispetto alla settimana precedente, quando lo screening si era esteso a 102 classi, restituendone 25 con focolai. Facendo riferimento al periodo della recente ripresa delle lezioni in presenza, vale a dire dal 7 aprile al 24 maggio, sono stati eseguiti 6456 tamponi molecolari sugli studenti e 352 sugli insegnanti. Di questi, 614 ragazzi sono risultati positivi. 70 gli operatori scolastici contagiati. Intanto, la diffusione e gli effetti della pandemia sui più piccoli inizia a diventare oggetto di analisi approfondite. Una ricerca regionale ha messo sotto la lente i numeri della prima ondata di Covid, rilevando che tra il primo marzo e il 15 aprile 2020 in Emilia-Romagna sono risultati positivi al virus 194 bambini, pari al 20% dei pazienti in età pediatrica tra 0 e 18 anni sottoposti, in quel periodo, a tampone per Sars-Cov-2. I piccoli non sono stati risparmiati nemmeno dagli effetti più pesanti del virus: 26 bambini, di età media di 2 anni, hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale, uno ha avuto sintomi gravi ma è stato curato a domicilio. La durata media di ospedalizzazione è stata fortunatamente breve, di circa due giorni e mezzo. Nessuno è andato incontro a insufficienza respiratoria.