Chi contattare e come comportarsi in attesa dell’esito del tampone? E dopo? Il vademecum sul sito dell’Ausl ricorda come in presenza di sintomi è necessario contattare il proprio medico di base o pediatra, senza recarsi al pronto soccorso e solo in casi gravi chiamare il 118. I cittadini che hanno effettuato il tampone devono porsi in isolamento precauzionale volontario sino alla notifica dell’esito che sarà inviato via sms. Se l’esito è negativo, I cittadini che erano in precedenza positivi o che sono contatto stretto di un caso positivo dovranno proseguire l’isolamento secondo le indicazioni già ricevute e attendere la certificazione Ausl di fine quarantena. In tutti gli altri casi, quando non era in corso alcun isolamento formale, il cittadino può ritenersi libero da vincoli. Se l’esito del tampone è positivo, dal momento di notifica via sms la persona dovrà considerarsi in isolamento obbligatorio, così come i suoi contatti conviventi. L’inizio isolamento del positivo e dei contatti è da comunicare tramite l’apposita scheda sul sito dell’Ausl. La persona in quarantena deve rimanere a casa, evitando contatti anche con i conviventi o comunque restando almeno a 2 metri di distanza. Deve quindi usare una stanza e un bagno non condivisi con altri e arieggiare i locali di frequente. Se non è possibile avere un bagno dedicato, dopo ogni uso è necessario igienizzare e arieggiare. Se gli spazi non sono adeguati, l’Ausl inviterà a usare gli hotel dedicati all’emergenza. Il positivo deve poi misurarsi la temperatura mattina e sera ed essere raggiungibile telefonicamente per la sorveglianza della sanità pubblica. Se compaiono i sintomi, è necessario tenersi isolati e aspettare le indicazioni del proprio medico, senza recarsi al Pronto Soccorso. Solo in caso di emergenza, chiamare il 118.