Domani è il giorno del passaggio di consegne al vertice del Carpi. Stefano Bonacini dopo 11 stagioni vissute al timone assieme ai soci Roberto Marani e Claudio Caliumi cederà l’intero pacchetto societario del club biancorosso a una cordata guidata da Cerea Banca 1897 e messa insieme da Simone Morelli. E’ l’ex assessore e vice sindaco carpigiano il personaggio pubblico che guida il gruppo. Il suo nome, già noto da qualche giorno, era stato tenuto sotto silenzio su richiesta dell’interessato, ma ormai la notizia è diventata di dominio pubblico. Morelli è stato assessore con deleghe a commercio, economia e centro storico nel 2009 nella giunta Campedelli e nel 2014 con l’attuale sindaco Bellelli, con i gradi anche di vice sindaco. Il brusco stop arriva a inizio 2019, quando scoppia il Carpigate, l’inchiesta per cui Morelli è stato rinviato a giudizio a febbraio per tentata concussione con l’accusa di aver favorito due esercenti del centro per il posizionamento dei dehors. Collegato a questa vicenda c’è anche il procedimento legato alla tentata diffamazione ai danni del sindaco per un dossier su una falsa storia di corruzione, vicenda sempre negata da Morelli. Nella cordata, in cui un ruolo decisivo ha Cerea Banca 1897, figurano quattro imprenditori, due carpigiani, uno del settore edile e uno in quello della meccanica, e due veronesi: l’operazione si aggira attorno al milione di euro e Morelli dovrebbe essere il nuovo presidente. Domani, salvo sorprese, davanti al notaio prenderà forma il nuovo Carpi.