Le ultime due gare senza vittorie e senza reti segnate non hanno impedito al Carpi di centrare la terza piazza in Serie D. Un traguardo insperato fino a due mesi fa, quando dopo la sconfitta per 2-0 sul campo della Giana capolista i biancorossi erano finiti al sesto posto, a -2 dalla zona playoff. I 59 punti conquistati in 38 gare, alla media di 1,55 a partita, sono un bottino comunque deludente, di appena un punto superiore a quello della tribolata stagione scorsa, quando l’Athletic nata in fretta e furia a fine agosto non aveva avuto il tempo di progettare. Quest’anno invece gli obiettivi erano diversi, ma la squadra biancorossa è uscita troppo presto, già a fine andata, dalla corsa alla Lega Pro diretta. Ora per provarla a conquistare servirà un’impresa, anche se il Carpi sarà padrone del proprio destino solo al 50%. I biancorossi devono infatti prima di tutto vincere il playoff del proprio girone, domenica con 2 risultati su 3 in casa nella semifinale col Real Forte e poi nell’eventuale finale che sarà a Pistoia o in casa col Corticella, a seconda di come finirà l’altra sfida. Solo così la squadra di Contini potrà finire nella graduatoria delle migliori 9, anche se la media punti bassa la terrà fuori sicuramente dalle prime 4 posizioni. Poi bisognerà attendere l’estate, come già accaduto 4 anni fa a Modena e Reggiana vincitrice e finalista dei playoff poi entrambe ripescate. Lì si vedrà se ci saranno posti vacanti in Lega Pro o se si dovrà programmare la terza stagione di fila in Serie D.