Nel video l’intervista all’avv. Tatiana Boni, Referente Osservatorio Carcere Magistrato di Sorveglianza Camera Penale Modena

Dopo la rivolta dell’8 marzo 2020, che ha segnato un capitolo buio del carcere di Modena, i lavori di restauro proseguono. È ad oggi pressoché completo il recupero delle aree danneggiate oltre un anno fa. A dirlo è l’osservatorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza della Camera Penale Carl’Alberto Perroux, che durante una visita apposita alla casa circondariale ha fatto il punto della situazione. Le criticità continuano a rimanere in alcune aree; tuttavia, ci spiega l’avvocato Tatiana Boni, si tratta di problemi antecedenti la rivolta. Al netto di una condizione dell’edificio buona, l’Osservatorio Carcere della camera penale ha tuttavia rilevato criticità in merito all’organico dell’area educativa: sono appena quattro gli operatori presenti in questo campo, a fronte di oltre 200 detenuti da gestire. Una cifra irrisoria per la quale la Camera Penale di Modena ha cercato di sollecitare un rapido intervento ministeriale. L’Osservatorio sottolinea come all’interno del carcere l’attenzione debba rimanere sempre alta