Il ministro alla Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che mette l’intera Emilia-Romagna in zona rossa a partire da lunedì. Al momento poco cambia ai modenesi, già alle prese con le restrizioni più pesanti, ma la firma di Roma ha come conseguenza che rimarremo rossi per ancora più tempo. L’ordinanza del ministero ha infatti come scadenza il 28 marzo compreso, una settimana oltre la fine delle restrizioni introdotte dal governatore della Regione Stefano Bonaccini, fissata per il 21 marzo. Sette ulteriori giorni di chiusure, quindi, e di regole stringenti per quanto riguarda gli spostamenti, introdotte a causa di indicatori tutti in crescita. L’Rt risulta salito all’1,34, i tassi di occupazione dei posti letto sono al 40% nelle terapie intensive e al 47 negli altri reparti, entrambi oltre la soglia limite; inoltre si registra un’incidenza settimanale di 439 casi ogni 100mila abitanti, ben oltre la soglia dei 250 che da sola farà scattare l’area rossa. Si ricorda che in questa zona è attivo il divieto di uscire di casa se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Non è possibile fare visita ai parenti, nemmeno una volta al giorno. Sono poi chiusi parrucchieri, barbieri ed estetisti, oltre alle attività commerciali ad eccezione di quelle essenziali come farmacie, parafarmacie, vendita di alimentari, edicole e altre specifiche categorie. Ancora, tutta la regione dovrà per 15 giorni ricorrere alla didattica a distanza al 100% in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Chiusi, per altre due settimane, anche gli asili nido e le materne.