Il quadro pandemico in Italia torna a peggiorare. Secondo quanto riportato dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, si assiste questa settimana a un’impennata dell’Rt, passato da 0,66 a 0,91, vicino quindi alla soglia critica dell’1, che non era mai più stata toccata dallo scorso marzo. Non solo: anche l’incidenza è in crescita, con 19 casi su 100 mila abitanti. Si ricorda che venerdì scorso questo indicatore si era fermato a 11. Nessuna regione o provincia autonoma supera invece le soglie critica di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive o nelle aree mediche, ma risultano ben 19 i territori che da rischio basso sono passati alla categoria di “rischio moderato”. Tra questi, anche l’Emilia-Romagna, che si presenta al monitoraggio della cabina di regia con un’incidenza settimanale di 17,2 casi ogni 100mila abitanti; un dato che ci colloca al settimo posto in Italia per diffusione del virus. Ad avvicinarsi pericolosamente al valore dei 50 casi ogni 100mila abitanti, limite oltre il quale scatta la zona gialla, sono Sardegna, con 33 e Sicilia, con 31,6. Se gli indici di valutazione dei colori rimarranno quelli attuali e se il trend non si arresterà, le due isole potrebbero essere le prime ad abbandonare la zona bianca e vedere quindi tornare le restrizioni dell’area più scura. Il ministro Speranza ha tuttavia dichiarato l’intenzione di andare incontro alle richieste delle Regioni, mutando i parametri per rendere più rilevante l’indice Rt ospedaliero rispetto a quello dei contagi ordinari