Nel video l’intervista a Maurizio Rocca, direttore sede di Bologna Banca d’Italia

L’impatto del Covid anche sull’economia della nostra regione è stato devastante e la recrudescenza della nuova ondata pandemica potrebbe avere effetti per tutto il 2021. Sono preoccupanti i dati che emergono dall’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia, che ha evidenziato nel primo semestre un calcio del Pil emiliano romagnolo, in linea con quello nazionale, vicino al 12%: in particolare l’indicatore trimestrale dell’economia regionale ha evidenziato una contrazione del 5,6 per cento nel primo trimestre e del 18,6 nel secondo, valori simili a quelli medi nazionali. Sempre secondo l’indagine il fabbisogno finanziario delle imprese, aumentato fortemente nei mesi successivi allo scoppio della pandemia, è stato gradualmente soddisfatto dai finanziamenti bancari; questi ultimi sono tornati a crescere dal mese di marzo e hanno accelerato nel periodo successivo (2 per cento a giugno sui 12 mesi), sospinti soprattutto dall’introduzione di garanzie pubbliche. I prestiti alle famiglie hanno rallentato sia nella componente del credito al consumo (2,1 per cento a giugno; 8,5 a dicembre 2019) sia in quella dei mutui per l’acquisto di abitazioni (1,7 per cento a giungo; 2,3 a dicembre 2019). L’incertezza sulle prospettive ha indotto famiglie e imprese ad accrescere il risparmio a fini precauzionali e ciò si è riflesso in un marcato aumento dei depositi (7,9 per cento).