Dieci punti di svantaggio dalla vetta dopo le prime 8 giornate di campionato. Era immaginabile che per un’Athletic Carpi costruita in fretta e furia in meno di due settimane la strada del campionato sarebbe stata subito in salita, ma a complicare tutto ci si sta mettendo la marcia impalcabile del Rimini capolista di Serie D. I romagnoli hanno vinto la sesta gara di fila, conquistando 22 dei 24 punti disponibili, un filotto durante il quale hanno incassato appena un gol. Questo passo da record, abbinato alle difficoltà dei biancorossi di mister Bagatti, ha fatto sorgere le prime riflessioni in casa Carpi. Con 30 giornate ancora da giocare è presto per i processi, ma la prestazione di domenica nell’1-1 di Castel Maggiore ha lasciato il segno e ora tutti, in casa carpigiana, sono in discussione. L’allenatore, cui è stata rinnovata la fiducia, assieme al suo staff, il direttore sportivo e i giocatori, considerato che a dicembre aprirà un’altra finestra di mercato. Il patron Lazzaretti, che col Progresso ha lasciato scuro in volto lo stadio bolognese, pretende risposte immediate già dalla gara di domenica col Mezzolara, che rappresenta una sorta di banco di prova generale da non sbagliare. Il mese di novembre sarà probabilmente quello decisivo con 4 gare e, Coppa a parte, senza turni infrasettimanali, visto che a dicembre arriveranno tutti gli scontri diretti d’alta quota. Se il Carpi vuole restare in corsa per i posti che contano deve cambiare subito faccia e spirito.