La provincia di Modena si spopola e diventa sempre più anziana. Attualmente i residenti sono poco più di 700mila, e il saldo naturale è negativo: da Mirandola a Pievepelago nel corso del 2022 sono nati 5.110 bambini, a fronte di 8.113 persone decedute, per una differenza di 3.003 unità. I numeri sono riportati dagli studi statistici della Provincia di Modena, che confermano con decisione la tendenza negativa della demografia del nostro territorio. Il 2022 appare particolarmente critico, con un tasso di crescita naturale tra i peggiori degli ultimi venti anni, secondo solo a quello osservato nel 2020, anno della prima ondata di Covid. A soffrire maggiormente la denatalità, risultato anche del perdurare della crisi economica, sono i comuni collinari e montani. Nel nostro Appennino il tasso di decrescita è del 7,7%, che si traduce in uno spopolamento di 526 persone. Segue la bassa pianura, con un saldo negativo di 606 unità, ovvero un 6,4% di popolazione in meno, mentre se la cava meglio, in percentuale, l’area metropolitana. Nella città di Modena il tasso di decrescita è del 3,5%, pari comunque a quasi 1.900 unità. Complessivamente i dati della nostra provincia appaiono comunque migliori rispetto a quelli del resto della regione e dello Stivale, tuttavia permane la preoccupazione per l’invecchiamento della popolazione, ormai annoso e ad oggi senza freni, soprattutto in montagna.