Continua l’esplosione della cassa integrazione a Modena anche nel 2021. Nella nostra provincia nel primo trimestre dell’anno, sono state autorizzate dall’Inps 10.5 milioni di ore, su oltre 53 milioni in Emilia Romagna. Un dato drammatico, i cui effetti potrebbero essere devastanti se proiettati al momento in cui non ci sarà più la cassa covid e terminerà il blocco dei licenziamenti. Questa la denuncia della Cgil Modena, che parla di una crisi economica molto più lunga di quella sanitaria: nel 2021 la crescita del Pil, stimata intorno al 4%, non sarà in grado di assorbire gli effetti delle perdite subite nel 2020 tra l’8% e il 10%), portando ad avere migliaia di lavoratori senza nuovi ammortizzatori con il rischio di essere espulsi dal ciclo produttivo. Non solo ad essere più duramente colpiti saranno i settori meno coperti da ammortizzatori standard, come il commercio e il terziario, le piccole imprese e quelle artigiane. Per il sindacato è necessario agire sull’azzeramento dei contatori relativo alla dotazione massima nell’ultimo quinquennio di ammortizzatori sociali, in modo da permettere di riavere a disposizione la piena dotazione per affrontare le difficoltà di una fase che si prolungherà ancora nei prossimi mesi.