Replicare il risultato di Ancona, da 30 anni amministrata dal centrosinistra, anche a Modena. Questo è l’obiettivo di un centrodestra che a un anno di distanza dall’appuntamento con le urne sotto la Ghirlandina sta ragionando sulle possibili piste per espugnare una delle ultime roccaforti rosse. Un nome che già circola è quello di Paolo Cavicchioli, ex presidente della Fondazione di Modena, papabile per una lista civica su cui il centrodestra potrebbe convergere, ma c’è un altro candidato su cui potrebbe puntare. Si tratta dell’avvocato Guido Sola, già Presidente della Camera Penale di Modena e da sempre vicino a Fratelli d’Italia. Proprio il partito della Meloni starebbe valutando una sua candidatura. Il punto sarà quello di trovare una quadra tra i tre partiti del centrodestra, non sempre concordi per quanto riguarda le amministrative; esempio lampante in questo senso è il caso di Serramazzoni, dove solo Fratelli d’Italia ha sostenuto l’uscente Claudio Bartolacelli, mentre Lega e Forza Italia hanno appoggiato, insieme al Pd, Simona Ferrari, poi risultata vincente con una strana, larga coalizione. Proprio il partito della Meloni, fortemente identitario, potrebbe avere ritrosie a sostenere la candidatura di Cavicchioli, mentre sarebbe più facile, pur rimanendo in area civica, trovare la quadra insieme a Guido Sola sulla dote di voti da richiedere. Al momento si tratta ovviamente solo di ipotesi, ma che confermano come su Modena il centrodestra stia ragionando su candidati in grado di convincere gli elettori cattolici e più orientati al centro del Partito Democratico a cambiare bandiera.