Iniziano a diventare molto frequenti i sospetti casi di dengue, il virus trasmesso dalla cosiddetta zanzara tigre, in provincia. Dopo quello dello scorso 13 settembre a Modena, infatti, questa notte si è svolto il primo dei tre interventi di disinfestazione previsto in seguito alla manifestazione di un nuovo caso sospetto a Cavezzo. Il Piano di sorveglianza arbovirosi 2019 predisposto dalla Regione Emilia Romagna prevede in questi casi l’effettuazione di interventi adulticidi, larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali per un raggio di 100 metri dal luogo dove si sono manifestati i casi di contagio. Un piano che prevede tre interventi in successione: la disinfestazione con adulticidi per la massima riduzione possibile della popolazione di zanzare per tre notti consecutive; la ripetizione dei larvicidi nella tombinatura pubblica e la rimozione dei focolai in aree private, con interventi porta a porta. Oggetto della disinfestazione di questa notte a Cavezzo è stato un tratto di via Volturno e via Allende, tutte via Mazzini e Garibaldi oltre ad un tratto di via Che Guevara.  Nel caso gli accertamenti di laboratorio, che saranno noti nelle prossime ore, diano esito negativo, i trattamenti di disinfestazione saranno sospesi. Per tutti i residenti dell’area interessata sarà necessario aspettare un paio di settimane prima di consumare frutta e verdura irrorate con insetticidi, dovranno essere lavate abbondantemente e la frutta dovrà essere sbucciata. Mobili e giochi per bambini rimasti all’esterno ed esposti al trattamento dovranno essere puliti utilizzando guanti lavabili o a perdere.