Ha presentato una denuncia per stalking, a seguito di insistenti messaggi offensivi rivolti a lui e alla sua famiglia, e un’altra, per difendere la sua reputazione. Così il senatore Matteo Richetti risponde alla bufera che lo ha travolto dopo che una donna, il cui nome è stato celato, avrebbe raccontato alla testata online Fanpage di avere subito molestie sessuali da un parlamentare (mai apertamente citato) ricondotto poi al politico sassolese. È stato il leader di Azione Carlo Calenda a difendere Richetti per primo via social, sottolineando come la denuncia per stalking e minacce anche alla famiglia del senatore fosse stata presentata lo scorso anno, mentre l’autrice del dossier inviato al giornale non avrebbe segnalato nulla alle forze dell’ordine. Sul caso, la procura ha aperto un fascicolo. L’agenzia Adnkronos, che ha visionato gli atti della vicenda giudiziaria del parlamentare, ha ricostruito l’intero iter, partito il 29 novembre 2021, quando Richetti a Roma ha presentato una denuncia contro ignoti alla polizia postale. Nei giorni precedenti erano comparsi commenti duri e offensivi nei confronti del Senatore, di una sua collaboratrice e anche della sua famiglia, da parte di un’autrice che scriveva sotto falso nome. Il secondo atto di questa vicenda è partito proprio in questi giorni, in piena campagna elettorale. “Da alcuni mesi sono a conoscenza dell’esistenza di un dossier diffamatorio a mio carico recapitato all’indirizzo di numerose redazioni e testate giornalistiche”. Questo quanto l’Adnkronos ha letto e riportato riguardo una ulteriore denuncia presentata lo scorso 13 settembre sempre alla Polizia postale da Matteo Richetti. Nel dossier, lo stesso pubblicato online, compaiono messaggi inviati via social che il Senatore sassolese bolla come “artefatti” e da lui mai prodotti.