A giorni partiranno gli avvisi di fine indagine

Per Aemilia, l’inchiesta sulle infiltrazioni della Ndrangheta tra Modena, Reggio e Bologna, i magistrati sono vicini alla chiusura del cerchio. Nel giro di una settimana la Procura di Bologna dovrebbe concludere i lavori e inviare gli avvisi di fine indagine a 224 persone. Lo ha detto oggi, a margine di un convegno, il procuratore capo felsineo Roberto Alfonso, sottolineando come la chiusura delle indagini arrivi ad appena cinque mesi dalle prime ordinanze. Era l’alba del 28 gennaio scorso, infatti, quando un blitz dei carabinieri misero le manette ai polsi di 117 persone, tra cui imprenditori, politici e dirigenti comunali. Ora, in vista del processo, bisognerà trovare un’aula bunker abbastanza grande per celebrare l’udienza preliminare, che durerà qualche mese e che, tra imputati, avvocati, pm e giudici coinvolgerà circa 350 persone. Alfonso e il presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Scutellari, hanno già scritto al ministro della Giustizia, Orlando, chiedendo un incontro che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni. L’aula bunker del carcere della Dozza è troppo piccola e si sta valutando la possibilità di affittare un padiglione alle Fiere di Bologna, ma c’è il problema dei costi, che in questo caso sarebbero elevatissimi. Per risolvere la situazione si è attivato anche il Comune felsineo, per ora, però, senza risultati. I magistrati hanno fretta: il rischio è che nel frattempo scadano i termini per le misure cautelari in carcere e che gli imputati debbano essere rimessi in libertà. “Siamo molto preoccupati”, si è lasciato sfuggire oggi Alfonso.