Ancona, Pistoiese, Imolese, Gubbio e Pontedera. Da questi ultimi 450 minuti passerà la possibilità del Modena di salire di categoria, dire addio alla C e ritornare in Serie B 6 anni dopo l’ultima volta aver calcato un campo della categoria cadetta. Delle 5 partite, di cui 3 al Braglia, saranno proprio quelle che i canarini disputeranno tra le mura amiche, forse, a decidere le sorti di questo campionato. Matematicamente al Modena serviranno 11 punti per essere certi della promozione perché, anche nel caso la Reggiana le vincesse tutte, arriverebbe 1 punto dietro al Modena. Corto muso, come va di moda dire ora, che basta e avanza. Lunedì, contro l’Ancona, servirà il Modena convincente visto a Pesaro contro la Vis, per riottenere i 3 punti in casa che mancano da 180 minuti. Dopo il girone d’andata, chiuso a 45 punti, la proiezione dal giro di boa in avanti era di un totale di 90 punti. Se il Modena riuscisse a conquistare quegli ultimi 11 passi decisivi, arriverebbe a un totale di 89 lunghezze. La certezza e la fiducia vanno, come sempre fatto da inizio stagione, riposte in mister Attilio Tesser. Perché il tecnico che sogna la sua quinta promozione personale, è già riuscito nell’impresa di conquistare quel bottino di punti necessario alla promozione nelle ultime 5 di campionato. Annata 2016/2017: Tesser guidava la Cremonese e nelle ultime 5 ottenne un bottino di 12 punti, vincendo 34esima, 35esima e 36esima, giornata, perdendo la penultima in casa del Livorno e vincendo, grazie alla rete di un certo Fabio Scarsella, l’ultima davanti ai propri tifosi. E anche in quell’occasione la Cremonese, nelle ultime 5, aveva 3 partite in casa e 2 in trasferta. Corsi e ricorsi. Chissà.