Per evitare di retrocedere all’ultima giornata, i canarini devono vincere a Novara. E sperare in altri risultati utili…

Il destino del Modena è questo: o dentro o fuori! La vera finale con il Novara, venerdì sera allo stadio Silvio Piola, deciderà il futuro della squadra: salvezza diretta, retrocessione diretta o playout? Quest’ultima sembra la soluzione statisticamente più probabile. Dei possibili incroci di classifica (anche quella avulsa, in cui Modena è tutto sommato messo benino) hanno già scritto e parlato tutti: vinciamo a Novara,  arriviamo a 45 punti e poi vediamo cosa combinano le altre, il Latina a Pescara,  la Salernitana con un Como ancora vivo (vedi i 4 gol rifilati allo Spezia) e il Lanciano nel big match con il Livorno. Nessuna soluzione, però, può fare a meno del segno 2 del Modena a Novara: e questa sembra la parte più complicata del copione. Perché il Novara sarà una bestia ferita, che se sta fuori dai play-off è un fallimento totale, e perché il Modena visto con il Pescara, pur grintoso e coraggioso, è nuovamente incappato in madornali distrazioni, soprattutto  difensive. Fuori Marzorati per squalifica, al suo posto probabilmente Bertoncini, a centrocampo rientra Giorico, possibile l’avvicendamento tra Nardini (apparso fuori fase) e il rientrante Belingheri e tra l’impalpabile Granoche di questi tempi e Stanco. E poi vedremo come sta la caviglia di Mazzarani… Se il Modena è ad un bivio della sua storia (non è in serie C dal 2001), lo è anche la carriera di Cristiano Bergodi: la salvezza sarebbe un mezzo miracolo, la retrocessione sarebbe un po’ anche sua, che – pur sistemando la squadra, non è riuscito a toglierla dalle sabbie mobili (7 punti: una vittoria 4 pareggi e 3 sconfitte in 8 partite sono pochi). Serve l’ultimo colpo di coda: quello decisivo.