Tentata truffa, voto di scambio e turbativa d’asta. Queste le accuse che trapelano dall’avviso di garanzia, recapitato ieri mattina al dirigente del settore Cultura del Comune di Carpi, Diego Tartari, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti

Entra nel vivo l’inchiesta sugli appalti che vede coinvolto il Comune di Carpi. Ieri mattina è stato recapitato l’avviso di garanzia al dirigente del settore Cultura Diego Tartari, che risulta indagato per turbativa d’asta, voto di scambio e tentata truffa in concorso. Tutti i reati contestati sarebbero stati commessi in concorso con altre persone. Per il reato di turbativa d’asta sono due nello specifico gli episodi finiti sotto la lente degli inquirenti, il primo si riferisce al contributo per la manifestazione “Notte di fine estate” e il secondo al concerto di Capodanno, annullato a soli tre giorni dall’evento, per la mancanza di requisiti da parte del vincitore. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di reato di tentata truffa in concorso si fa riferimento alla gestione di elementi legati alla sicurezza in città. Le indagini hanno preso il via nell’agosto scorso. I Carabinieri, su ordine della Procura, a dicembre hanno fatto un blitz a Palazzo della Pieve prelevando documenti relativi alle notti bianche, al Capodanno e al concerto delle Fontane Danzanti. A seguire poi c’è stato un secondo sequestro di faldoni contenenti informazioni sulle procedure informatiche con cui le ditte hanno partecipato a varie gare d’appalto. Mentre a inizio anno sono stati prelevati  documenti relativi all’affidamento dei lavori del Torrione degli Spagnoli