E’ sotto la lente d’ingrandimento a Modena e nei comuni di tutta Italia il Reddito d’Inclusione, il nuovo strumento istituito ieri dal Consiglio dei Ministri. Un provvedimento utile, ma con dei limiti e dunque migliorabile secondo l’Assessore del Comune di Modena

Negli ultimi dodici mesi sono state circa ottocento le famiglie modenesi che hanno presentato domande agli uffici dei Servizi sociali del Comune per ottenere il Sia, ovvero il Sostegno all’inclusione attiva, e solo 250 di queste avevano i requisiti per beneficiare del contributo erogato dall’Inps. Questi i numeri che si spera possano lievitare con l’arrivo del Reddito d’Inclusione, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Il provvedimento innalza a seimila euro il limite Isee per poter richiedere l’assegno mensile e sarà sicuramente uno strumento utile per le famiglie seppur ancora con dei limiti e assolutamente migliorabile come spiega l’assessore Bosi.

Il dibattito politico sul tema si è già acceso, l’opposizione considera il Reddito d’Inclusione come uno spot elettorale della maggioranza. Bosi non entra nel merito delle discussioni, ma guarda alla sostanza.

Nel video l’intervista a Andrea Bosi, Assessore Comune di Modena