In città la situazione è critica. L’inquinamento da ozono troposferico provoca problemi all’apparato respiratorio e una riduzione della funzionalità polmonare

L’Unione Europea sul tema dell’inquinamento da ozono troposferico da come indicazione di non superare la soglia di informazione che è di 180 microgrammi al metro cubo. Dalle rilevazioni della centralina posizionata al Parco Ferrari emerge che questo limite è stato superato nel 2017, soprattutto durante questa estate rovente, per ben 27 ore contro le 9 del 2016. Per quanto riguarda i giorni di sforamento, Modena è già a quota 42, nonostante i superamenti consentiti siano 25. Una situazione, che piazza sotto questo punto di vista la nostra città tra le peggiori in Regione, destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi giorni considerate le previsioni del tempo che indicano l’arrivo di temperature massime molto alte.

L’esposizione a questo inquinante, anche a basse concentrazioni, provoca problemi all’apparato respiratorio e riduzione della funzionalità polmonare, quindi il consiglio ad anziani, bambini e persone con patologie croniche è di non uscire di casa nelle ore centrali, nelle giornate più calde, come quelle di questi giorni.

Nel video l’intervista a Carla Barbieri, Responsabile Arpae Monitoraggio Qualità Aria