Non c’era stata nessuna aggressione coi bastoni: lo hanno scoperto i carabinieri, smentendo la ricostruzione del dipendente dell’Autobar di via Claudia. Adesso deve rispondere di simulazione di reato

Venite, c’è una rapina: ma era tutto falso. Non c’era nulla di vero nell’assalto con i bastoni alla sala slot collegata all’Autobar di Savignano: lo hanno scoperto i carabinieri, smontando in poche ore la ricostruzione fornita dal giovane addetto del locale di via Claudia.

L’allarme era scattato all’alba, intorno alle 6, quando il 28enne aveva allertato il 112 denunciando che si era appena verificata un’aggressione da parte di due soggetti armati e col volto coperto e che, sotto la minaccia delle mazze, lo avevano costretto a stare fermo mentre svaligiavano le slot machines portando via un migliaio di euro.

Una rapina violenta, preoccupante, che nel giro di poche ore aveva fatto il giro del paese. Peccato però che fosse finta. I militari della compagnia di Sassuolo infatti hanno accertato che non c’era stato nessun assalto e che il dipendente del locale si sarebbe inventato tutto. Gli accertamenti in particolare si sono concentrati sulla presenza alle macchinette nelle ore precedenti al fatto e sulla circostanza che le telecamere di video-sorveglianza erano state temporaneamente disattive. Ora il 28enne è indagato per simulazione di reato.