Maxi rissa a Spilamberto: un regolamento di conti all’origine dell’episodio. Indagano i carabinieri

Dopo una partita di cricket, gli animi delle due squadre, rappresentate da due nuclei famigliari, si sono surriscaldati decisamente troppo. E così alcune decine di cingalesi hanno deciso di regolare i conti in una paurosa zuffa avvenuta a Spilamberto, tra spinte, cazzotti e schiaffoni, e pestaggi vari anche con l’utilizzo di bastoni e coltelli. Un pesante parapiglia finito al Pronto Soccorso. I Carabinieri hanno ricostruito la vicenda, denunciando 11 cingalesi, in un secondo tempo, dopo la denuncia di un 29enne residente a Spilamberto. Il giovane ha raccontato ai militari di essere stato aggredito nella propria abitazione da tre persone, che gli avrebbero rubato anche una collanina d’oro. I Carabinieri, poco convinti dal racconto, hanno scoperto che si trattava di una spedizione punitiva avvenuta dalla squadra rivale proprio nel pomeriggio della violenta partita di cricket. La parola fine al lunghissimo incontro però non era stata ancora messa. Alcuni giorni dopo un altro giocatore cingalese è stato pestato a Castelnuovo Rangone. Alla fine delle indagini i Carabinieri hanno denunciato gli 11 stranieri per rissa e tre di loro anche per rapina. I militari nelle ultime ore stanno anche indagando sul ritrovamento di 7 fucili da caccia in un campo agricolo tra Cognento e Marzaglia. Le armi, gettate nel terreno, erano state rubate da un appartamento di via Tampellini. I carabinieri stanno cercando di capire come mai i fucili siano finiti proprio in quel campo.