Valeva 175mila: il colosso della Gdo lo pagò 4,1 milioni. Esposto in Procura e interrogazione in Consiglio Regionale

Un terreno agricolo di Campogalliano che vale 175mila euro e che, dopo una serie di atti di compravendita attraverso alcune società veicolo, viene acquistato da Coop Estense per 4 milioni e 170mila euro. Il tutto ben prima che l’area venga dichiarata dal Comune edificabile. E’ ora al vaglio della Procura di Modena la storia dell’area compresa tra via Zucchini, via Rubiera e via Madonna: 40mila metri quadrati, su cui il colosso della grande distribuzione voleva costruire un nuovo supermercato. A chiamare in causa i pm un esposto presentato dal consigliere comunale di Campogalliano Marco Rubbiani, lista civica di centrodestra. Tutto ha inizio nel 2004: Coop vuole espandersi e avvia i contatti con il Comune. Due anni dopo il colosso della grande distribuzione compra l’area in questione per un valore di 16 volte superiore a quello di mercato: “La quotazione teneva conto della possibile destinazione commerciale, nota al venditore”, dirà poi Coop. Quattro anni più tardi il terreno viene dichiarato dal Comune edificabile. Negli anni successivi, peraltro, il progetto del supermercato andrà in fumo: il Comune di Campogalliano decreterà che le aree appropriate ad ospitare il nuovo negozio Coop sono altre e con l’azienda insorgerà un duro braccio di ferro: il terreno di via Zucchini nel 2011 viene scambiato da Coop con un altro con una permuta da 350mila euro. Ma questa è un’altra storia. L’esposto accende i fari sulle vicende degli anni precedenti. Secondo il consigliere Rubbiani, dai documenti emerge che le ripetute compravendite che hanno interessato l’area furono realizzate attraverso un meccanismo di scatole cinesi, tutte riconducibili a Coop. Il caso sarà trattato anche in Regione: il consigliere della Lega Nord Stefano Bargi ha infatti presentato una interrogazione nella quale chiede che siano verificate “eventuali anomalie nella compravendita del terreno di Campogalliano”. Bargi riferisce di un caso analogo, con un terreno agricolo da 570mila euro venduto ad una agenzia immobiliare per 5 milioni, “ben prima che l’area venisse inserita nel Piano Strutturale Comunale del 2014”.