E’ sfumata l’ultima speranza della Lega Nord di vedere riammessa alla competizione elettorale la sua lista, viene così confermata la candidatura unica di Paladini

E’ sfumata l’ultima speranza della Lega Nord di vedere riammessa alla competizione elettorale di Montefiorino la lista che sosteneva il candidato sindaco Stefano Corti. Il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso in appello basandosi su un unico aspetto sostanziale: la presenza su uno dei moduli aggiuntivi per la raccolta firme del nome di Luca Corti quale candidato consigliere al posto di quello corretto di Luisa Berselli. I giudici romani hanno sottolineato la contraddittorietà nella formazione della lista in questione, perché risultano depositati in Comune due differenti elenchi. E hanno motivato il loro no dicendo che “tale contraddittorietà non consente di ricostruire la volontà dei presentatori”. Ovvero, di considerare utili le 19 firme del modulo, in assenza delle quali la lista “Noi per Montefiorino” resta a quota 26, quando ne servono minimo 30 per presentarsi al voto in un Comune sotto ai 3mila abitanti. Alla luce di questa irregolarità, anche per il Consiglio di Stato perde di valore l’altra contestazione sulla mancata presentazione del certificato penale tradotto per il tedesco Hans Peter Bell. Finisce qui, dunque, con Maurizio Paladini a tutti gli effetti candidato unico con la sua lista “Civiltà Montanara”, che si trova di fronte solo l’ostacolo del quorum, come quella di Braglia nella vicina Palagano.