Dopo aver toccato il fondo perdendo contro il Como, il Modena prova a ripartire, sabato al Braglia, contro il Cagliari. Nulla è ancora perduto, nella corsa per la salvezza

Forse c’è aria di ribaltone (piu o meno grande) in casa Modena, un rimescolamento di uomini, di tattiche e di moduli: segno di elasticità, da parte di Crespo, una volta appurato che la sua formazione tipo non funziona più. Ma c’è pure un senso di smarrimento, la perdita delle poche certezze acquisite finora, la necessità di cambiare tutto (o qualcosa) a 10 giornate dalla fine non è esattamente un segnale di tranquillità. Eppure cambiare si deve. Non cambiare sarebbe peggio. Crespo ha in animo di abbandonare il suo amato 4-3-3 e modificarlo in un 4-3-1-2, ma in realtà ci sta ancora pensando. Non è detta l’ultima parola. Nella partita con il Cagliari dovrebbe cambiare anche qualche interprete. Proviamo a capirci qualcosa in più, in base agli ultimi allenamenti di questi giorni, anche stamattina, a porte aperte: in difesa, davanti all’insostituibile Manfredini, Gozzi confermato ancora laterale destro, Marzorati in mezzo a formare la coppia centrale, insieme a Bertoncini, Popescu a sinistra per far rifiatare Rubin. A metà campo rientra Giorico in regia, con Crecco a sinistra e Bentivoglio a destra (Crespo insiste su Bentivoglio, spentissimo contro il Como, ma Osuji e il giovanissimo Besea, finora tenuto nascosto, sono pronti a entrare). In avanti, complice la squalifica di Nardini, la grande novità potrebbe essere il trequartista: Belingheri (nel suo ruolo naturale) dietro alle due punte Luppi e Granoche (o Stanco, perchè Granoche è apparso molto giù, ma Crespo confida sempre che El Diablo si sblocchi, prima o poi). Oppure, nel caso di ritorno al classico 4-3-3, Belingheri esterno destro d’attacco, preferito a Camara. Unica variabile possibile: Mazzarani. Ma l’impressione è che Mazzarani entri solo nella mezzora finale, nella speranza di “spaccare” la partita. Come si intuisce, dunque, molti ballottaggi e molta ebollizione nel pentolone tattico. Con il rischio di cambiare tanto per nulla cambiare. O viceversa. Fino all’ultimo, comunque, Crespo terrà tutti sulla corda, compreso se stesso. 
Intanto, a Cagliari, pensano già a Giampiero Ventura come nuovo allenatore della prossima serie A. Pensate che il presidente Giulini rinfaccia a mister Rastelli di essere secondo in classifica e non primo. Incredibile! Come lamentarsi del brodo grasso.