In occasione degli eventi legati al Giorno della Memoria a Castelfranco Emilia, all’incontro della serie “Storie di sport” è stato ospite Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo e autore del libro ‘Dallo scudetto ad Auschwitz’

Una storia per anni dimenticata, o meglio, ignorata, ma finalmente riemersa grazie alla passione e all’impegno di Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, che nel libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”, restituisce vita alla vicenda di Arpad Weisz, un allenatore colto e intraprendente del mondo del calcio. Così innovatore da anticipare i tempi, vincendo a soli 34 anni il primo scudetto nella serie A con un girone unico, con l’Ambrosiana Inter nel 1930. Avrebbe vinto poi il tricolore altre 2 volte con il Bologna. La sua vita fatta di pane e calcio a Bologna terminò però nel 1938 con l’entrata in vigore in Italia delle leggi razziali. Non bastò essere un grande allenatore e un profondo uomo di sport, in pochi istanti Weisz e famiglia furono costretti a scappare e di lui si perse ogni traccia. Secondo Matteo Marani, il tecnico ungherese fu ucciso due volte. Una serata che ha emozionato i presenti nella gremita sala della biblioteca di Castelfranco Emilia, dove tra gli altri erano presenti anche l’ex portiere del Modena Marco Ballotta e il capitano del Bologna Daniele Gastaldello.

Ai nostri microfoni Matteo Marani, Direttore Guerin Sportivo