Le ultime tre sfide hanno fatto divertire, regalando rimonte, gol spettacolari, assedi respinti ed esultanze da brividi e si sono chiuse in perfetta parità: un successo a testa e un pareggio. Carpi e Modena, di fronte domani sera per la sfida numero 22 della storia al “Cabassi”, questa volta non avranno il contorno del pubblico, ma solo di una classifica che impone ad entrambe di non sbagliare il derby. Nel campionato scorso – era ottobre 2019 – è stato il Modena a fare bottino pieno grazie al rigore di Tulissi a inizio ripresa, dopo che il contatto fra Lomolino e Bearzotti in area aveva portato all’espulsione del difensore carpigiano. Inutile era stato l’assedio del Carpi di Riolfo, fermato da un super Gagno, anche dopo il rosso a Ingegneri e al fischio finale mister Zironelli aveva potuto esultare. Un pareggio e un successo del Carpi sono invece il bilancio delle uniche due sfide della storia giocate in B. La prima, quella del 17 aprile 2014, porta a Carpi un Modena lanciato, che con Novellino sogna la miglior posizione in vista dei playoff. E’ Concas con una rovesciata beffarda a far scattare il Carpi di Pillon, rimontato nella ripresa in appena 8’ da due punizioni velenose di Babacar e Garofalo, che non trovano del tutto preparato l’ex Colombi. Ma proprio al 93’ ci pensa Romagnoli a far esplodere il “Cabassi” con un collo pieno dal limite che vale il 2-2 finale. L’anno dopo la firma la mette Mbakogu, quando ancora non c’è sentore della cavalcata con cui Castori porterà il Carpi in Serie A. A dicembre 2014 il colpo di testa del nigeriano nella ripresa batte nel traffico Pinsoglio e costringe il Modena di Novellino ad alzare bandiera bianca. Il bilancio delle 21 sfide giocate nella città dei Pio, fra campionato e coppa, fu aperto nel lontano 1919 dal 3-0 del Modena e in totale sorride ai canarini che hanno vinto 8 volte a fronte di 5 successi carpigiani e di 8 pareggi.