L’obiettivo è quello di arrivare a vaccinare il 70 per cento della popolazione con almeno una dose entro la fine di agosto, e di toccare, il mese dopo, quota 80 per cento. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo la partecipazione delle persone, che non decolla, soprattutto per quanto riguarda alcune fasce di età. A Bologna, il direttore generale dell’Ausl Paolo Bordon si è già detto preoccupato della mancanza di risposta da parte degli under 40. Nel capoluogo, le percentuali dei prenotati nelle fasce più giovani sono quasi tutte al di sotto del 50% del target raggiungibile. Tanto meglio non va a Modena, dove la risposta è stata di poco maggiore. Nello specifico, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ausl e aggiornati al 17 giugno, nella fascia dai 12 ai 19 anni le persone entrate nel circuito vaccinale si aggirano intorno al 38%; dai 20 ai 24 anni la partecipazione è del 47%, dai 25 ai 29 anni del 48%, dai 30 ai 34 del 49%, mentre supera la metà, attestandosi al 52%, la partecipazione della fascia 35-39 anni. È anche vero che le prenotazioni si sono aperte da poco e che le richieste di appuntamento stanno proseguendo anche in questi giorni, ma il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha già annunciato un’azione di persuasione per convincere più persone possibili ad aderire alla campagna.