Era nell’aria da un po’, ma adesso ci sono anche gli atti ufficiali a confermarlo. Quello uscito dal Cda di ieri sera è sempre più un Modena a tutto Romano Sghedoni. L’azionista di maggioranza canarino, proprietario già di un 80%, entro 30 giorni dovrebbe completare l’acquisizione anche del restante 20% dai due soci Paolo Galassini e Gian Lauro Morselli. Ma l’uscita dei due soci di minoranza sarà differente: già ufficiale quella di Galassini, che oltre a cedere il suo 10% a mister Kerakoll ha annunciato le dimissioni anche dalla carica di vice presidente e dal ruolo nel Cda. Morselli invece ha tempo 30 giorni per comunicare una decisione che con ogni probabilità lo porterà a cedere le sue quote a Sghedoni, ma lo farà restare nel consiglio col ruolo di vice presidente. Nel Cda di ieri, svoltosi presso lo studio del notaio Barbati, è stato anche varato il ripianamento delle perdite al 30 novembre 2019, i primi cinque mesi di attività, che ammonterebbero a 540 mila euro, e la ricapitalizzazione della società intorno ai 2 milioni, per la gestione da dicembre a giugno. Il tutto, come spiegato in una nota dal patron Sghedoni “per realizzare gli ambiziosi progetti all’interno del mondo del calcio professionistico”, una frase che porta verso un Modena che nella prossima stagione punti dritto al ritorno in Serie B. Per farlo la certezza si chiama Romano Sghedoni, che dopo gli addii dei primi partner Amadei e Salerno e ora dei compagni di viaggio Galassini e Morselli, è pronto a varare da solo un Modena ambizioso.