E’ lunedì, comincia una nuova settimana, ma oggi a Sassuolo l’atmosfera è diversa, c’è silenzio, dolore e incredulità nell’aria. La tragedia che lo scorso 17 novembre ha spazzato via in un attimo le vite di Elisa Mulas, della mamma Simonetta Fontana, e dei due piccoli Ismaele e Sami, ha colpito tutti. Per questo motivo oggi l’amministrazione comunale, in accordo con la famiglia, ha proclamato il lutto cittadino e sugli edifici comunali, provinciali, regionali e statali del territorio le bandiere sono state issate a mezz’asta. La comunità intera fatica a metabolizzare quanto accaduto, è troppo difficile da accettare e soprattutto da capire. Lo scorso venerdì, in forma strettamente privata si sono tenuti i funerali delle vittime del massacro di via Manin e alla cerimonia funebre anche l’ultimo saluto al nonno di Elisa Renzo Fontana, il 97enne malato presente in casa durante la tragedia. Oggi alle 19 si potrà nuovamente dire loro addio nella Chiesa San Giorgio dove si terrà la Messa in Suffragio delle vittime. In concomitanza con la liturgia l’amministrazione ha invitato le attività commerciali sassolesi ad abbassare le serrande in segno di lutto. Un giorno di profondo dolore per tutta la comunità che ha però deciso di unirsi per sostenere la bimba di 11 anni di Elisa, unica sopravvissuta alla strage. Il fondo di Solidarietà Città di Sassuolo, messo a disposizione dall’Amministrazione per raccogliere donazioni per la minore, ha superato quota 30 mila euro.