Nel video intervista a Alfredo Sgarbi, Segretario Generale Spi Cgil Modena

Un nuovo trattamento pensionistico prenderà il via dal prossimo anno. Per effetto della manovra economica del Governo sarà riconosciuto un adeguamento all’inflazione più alto di quello odierno per quanto riguarda le pensioni minime, pari al 120%. Ciò significa che queste ultime, ad oggi fissate a 524 euro, passeranno a 570 euro, mentre saliranno a 580 nel 2024. Un aumento ritenuto non molto alto dallo SPI Cgil di Modena, che sottolinea come nella manovra si penalizzino altre fasce, con lo stop all’adeguamento per le pensioni da 2100 euro lordi. Anche Opzione donna subirà modifiche. Nello specifico, la formula per la pensione anticipata cambierà in base ai figli. A partire dal 2023 le donne con più di due figli potranno andare in pensione a 58 anni, a 59 in caso ne abbiano uno solo e a 60 se non ne hanno. Una diversificazione che ha sollevato polemiche, ma secondo la SPI questa nuova veste di opzione Donna non cambia i problemi che aveva la vecchia.