È un pressing quotidiano quello che Regione ed enti locali fanno al Governo per avere certezze sulle risorse post-alluvione. Dopo le lettere mandate dal presidente Bonaccini e dal sindaco di Finale, che chiede lo stato di emergenza nazionale anche per le devastanti grandinate di luglio, domani tornerà sulla questione anche la leader del Partito Democratico Elly Schlein, che incontrerà la premier Meloni. Un tavolo -che parte già in salita- per parlare di salario minimo, ma che la segretaria nazionale ha già anticipato sarà occasione per rilanciare anche altre questioni, come gli aiuti agli alluvionati. Le accuse rivolte al Governo sono quelle di non aver ancora versato un euro per chi ha subito danni ingenti a causa del maltempo di maggio. Gli unici punti fermi ad oggi sono le somme che verranno stanziate a breve per le somme urgenze, che il commissario alla ricostruzione, il generale Figliuolo, ha assicurato arriveranno a breve per dare respiro ai comuni. Per la nostra provincia, colpita in particolar modo sull’Appennino con lo smottamento dei terreni e la presenza di frane, la somma ammonta a circa 400mila euro. Ma sugli step successivi c’è ancora incertezza, mentre sale il timore dell’autunno che con nuove precipitazioni potrebbe danneggiare ancora di più un territorio già fragile.