Era difficile pensare di fermare con 7 titolari fuori uso la marcia dell’Inter lanciata verso lo scudetto. Il Sassuolo ci ha provato ieri sera, uscendo da San Siro con una sconfitta molto più amara di quello che dica il 2-1 finale. E la rabbia a fine gara di mister De Zerbi, che ha puntato il dito contro l’arbitro Irrati, è tutta nella sliding door del minuto 66’ sull’1-0 per la squadra di Conte: sul cross da destra di Toljan la maglia di Raspadori si allunga come l’elastico di una fionda, tirata vistosamente da De Vrij. Né l’arbitro e né il Var intervengono per segnalare il rigore solare e così sul ribaltamento Lukaku in contropiede serve a Lautaro Martinez la palla che il “Toro” trasforma nel 2-0. Un frame impossibile da tralasciare nel commentare la prova gagliarda dei neroverdi a San Siro, capaci pur con la lunga lista di assenze di tenere in scacco la capolista, ormai a un passo dallo scudetto con la decima vittoria diu fila e il +11 sul Milan. Con Lopez in mediana e il terzetto Traorè-Djuricic-Boga confermato dietro a Raspadori i neroverdi hanno pagato dazio quasi subito, trafitti dalla perfetta girata di Lukaku sul cross di Young, perla numero 21 in campionato del colosso belga. La reazione ha portato all’occasione di Djuricic poco prima dell’episodio incriminato, ma anche subito il 2-0 il Sassuolo è rimasto in gara, ma il meraviglioso destro a giro di Traorè nel sette, per la quinta rete del classe 2000, è arrivato troppo tardi per sognare il pareggio.