Prima verranno terminate le vaccinazioni alle persone più fragili e poi potranno riprendere quelle al personale universitario. Cambia così il piano anti Covid della Regione, come annunciato dal governatore Stefano Bonaccini. “Prima terminiamo gli ultraottantenni e poi completiamo i vaccini ai professori universitari e al personale” ha spiegato il numero uno di viale Aldo Moro. Sono state molte, in queste settimane, le proteste per la scelta di dare precedenza alla categoria dei docenti e del personale amministrativo dell’Università visto che molti atenei, fra cui anche Unimore, da un anno hanno ridotto al minimo le lezioni in presenza. Bonaccini ha poi annunciato a breve l’apertura dell’agenda vaccinale per le persone della fascia fra i 70 e i 74 anni e ha anche ribadito come infermieri e medici debbano essere vaccinati, altrimenti non possono stare al proprio posto e si è detto fiducioso sull’introduzione in tempi rapidi di una norma per destinarli ad altra mansione in caso di diniego al vaccino. Intanto tra oggi e domani in Emilia-Romagna sono in arrivo più di 230mila vaccini, di cui 86.580 di Pfizer e 44.770 Moderna, destinati entrambi alle categorie più fragili, ossia anziani sopra i 75 anni, disabili, persone vulnerabili e malati cronici e 101.970  dosi di AstraZeneca. Per dare una decisiva sterzata ad una campagna vaccinale ancora lenta e difficoltosa la Regione ha dato il via libera per le vaccinazioni anche di notte, che riguarderanno solo le categorie lavorative e non gli anziani o le persone fragili. A Modena si comincerà già da domani presso l’Hangar di Via Minutara.